Vacanze Arezzo - itinerario: alla scoperta del comune di Anghiari Il comune di Anghiari è storicamente conosciuto come il paese dove si svolse, nel 1440, la battaglia tra i Fiorentini e i Milanesi: ...
ContinuaVacanze Arezzo - itinerario: alla scoperta del comune di Anghiari
Il comune di Anghiari è storicamente conosciuto come
il paese dove si svolse, nel 1440, la battaglia
tra i Fiorentini e i Milanesi:
la battaglia, vinta dai Fiorentini,
fu ricordata anche dal Machiavelli.
Incantevole è il panorama che ci regala questa pittoresca
località nell'entroterra aretino, dall'aspetto medievale:
si possono ammirare le valli del Tevere e del Sovara.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie: la chiesa risale
al XVII-XVIII secolo. All'interno si possono ammirare: L'altare maggiore
de La Madonna delle Grazie, terracotta invetriata della bottega
di Andrea della Robbia (Firenze 1435-1525, socio e continuatore
della bottega di Luca della Robbia); due dipinti dell'artista fiorentino Giovanni
Antonio Sogliani (Firenze 1492-1544), L'Ultima Cena e la Lavanda
dei Piedi; sopra L'altare la tavola con la Deposizione dalla Croce
del pittore fiorentino Domenico Puligo (Firenze 1492-1527)
allievo del Ghirlandaio.
Pieve di Santa Maria alla Sovara: tra la frazione di Tavernelle e il comune di Anghiari è situata la Pieve di Santa Maria che risale al IX-X secolo d.C. In estate la piccola chiesa fa da cornice ai concerti estivi.
Santuario del Carmine: il santuario fu costruito nel XVI secolo in memoria dell'apparizione della Madonna ad una pastorella nel 1536. Oggi il santuario è molto venerato dai cittadini di Anghiari.
Anghiari è stata premiata come uno dei Borghi più Belli d'Italia, premiata con la Bandiera Arancione e riconosciuta dalla Regione Toscana come Paese della Ceramica.
alla scoperta del comune di AnghiariA sud-est della Toscana è situata la città natale del Petrarca, Arezzo. La città è circondata da 4 bellissime vallate: la Valtiberina, la valle del Casentino, Valdarno e Valdichiana. Sulla Valtiberina si apre uno scenario di boschi e pascoli, nel Casentino si può visitare il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (qui sono presenti il Santuario della Verna e L'Eremo di Camaldoli), sul Valdarno il paesaggio è magnifico e la Valdichiana è interamente coltivata, come un giardino ben curato.
Arezzo e l'arteAnfiteatro Romano:
L'anfiteatro risale al I-II sec. D.C. Sono ancora visibili la platea
e gli ambulacri, che furono realizzati con L'arenaria, i laterizi e
il marmo.
Basilica di San Domenico:
la chiesa in stile gotico, risale al XIII-XIV secolo. Piazza San Domenico
e L'omonima chiesa rappresentano il luogo più suggestivo della
città di Arezzo. Il portale è in stile romanico, e le
campane oggi presenti risalgono al Trecento.
All'interno si possono ammirare: la Crocifissione e Storie di San Nicola
(1440 ca.) del pittore aretino Parri Spinelli (Arezzo
1387-1453). I due affreschi sono tra gli esiti più notevoli dello Spinelli,
il quale diede una sua personale interpretazione del tardogotico, influenzato
da Lorenzo Monaco e dal Ghiberti (di Parri Spinelli si possono ammirare
ad Arezzo la Madonna della Misericordia, nella chiesa di Santa Maria
delle Grazie e il Crocefisso, affresco staccato e conservato nel Palazzo
Comunale di Arezzo); sempre all'interno della basilica di San Domenico
è presente il Crocifisso (1260-70 ca.), un'opera
di interesse mondiale, il capolavoro del giovane Cimabue (notizie
1272-1302). La vicenda artistica del Cimabue si caratterizza dal tema
del Crocifisso e parte proprio da quest'opera presente ad Arezzo, dove
il Cristo è come immobilizzato nel momento di massima tensione e dolore
(modo del tutto innovativo a quei tempi)
Cattedrale di SS Pietro e Donato:
il duomo in stile gotico risale al Duecento. La sua imponenza domina
dalla sua collina la città di Arezzo. Le due colonne in porfido ( color
porpora simbolo di potere) furono ricavate da un edificio precedente,
molto probabilmente del IV sec. d.C.
Molto è da vedere all'interno della cattedrale, ma vogliamo segnalare
il prezioso affresco di Piero della Francesca
(Borgo
San Sepolcro AR 1415/20 - 1492).
Da vedere il Museo Diocesano e L'Archivio Capitolare
Chiesa di SS. Annunziata:
la chiesa fu eretta tra il XV e il XVI secolo su progetto del
pittore fiorentino Bartolomeo della Gatta (Firenze 1448
- Arezzo 1502) e completato dal 1502 dall'architetto fiorentino Antonio
da San Gallo il Vecchio ( Firenze 1460 ca. 1534).
Sulla facciata si può ammirare la lunetta con L'Annunciazione del pittore Spinello
Aretino ( Arezzo 1346 ca. - 1410)
Chiesa Santa Maria delle Grazie:
la chiesa risale alla prima metà del Quattrocento. Benedetto
da Maiano, architetto e scultore fiorentino (Firenze 1442-97)
eresse la scalinata esterna e il portico nel 1490 ca. In quest'opera prese
spunto dal Brunelleschi, con sobrietà e rigoroso equilibrio. Di Andrea
della Robbia sono presenti le opere pittoriche di una Madonna
con Bambino tra due angeli, i Santi Lorentino, Pergentino, Donato e Bernardino.
Di Parri Spinelli una Madonna della Misericordia.