Vacanze Veneto - itinerario: alla scoperta della "signora in rosso" Nel viaggio ci accompagna sempre la voglia di scoperta, di esplorazione di una zona geografica e questa "signora" ci accompagnerà nella strada del vino rosso che si snoda lungo "La Piave" (così viene chiamato il fiume Piave sulle terre della sua riva sinistra). Un viaggio dentro una cultura antica, in continua evoluzione dove le case isolate in mezzo alle viti col loro ...
ContinuaVacanze Veneto - itinerario: alla scoperta della "signora in rosso"
Nel viaggio ci accompagna sempre la voglia di scoperta, di esplorazione di una zona geografica e questa "signora" ci accompagnerà nella strada del vino rosso che si snoda lungo "La Piave" (così viene chiamato il fiume Piave sulle terre della sua riva sinistra).
Un viaggio dentro una cultura antica, in continua evoluzione dove le case isolate in mezzo alle viti col loro "portego" (porticato) ad archi, in cui la "caneva" (cantina) occupa un posto preminente assieme alla cucina con il "fogher" (focolare), sono un elemento decisivo di questo paesaggio.
La Strada del Vino Rosso della Marca Trevigiana è una delle prime strade turistiche dedicate al vino in Italia. Inizia da Conegliano e termina a Oderzo ma non seguendo il percorso più breve, anzi sembra voglia farci prolungare il viaggio, con giri tortuosi, per portarci alla scoperta delle diramazioni più interessanti.
La Signora in Rosso lancia una sfida all'esploratore che arriva a Conegliano con il proprio mezzo ricreazionale: scoprimi a piedi o in bicicletta.
Proposta da accettare vista la comoda e attrezzata area di sosta del Campeggio Club Conegliano.
Solo percorrendola con questi mezzi si ha l'opportunità di assaggiare il vino di ogni vigneto, ripercorrendo l'antica usanza dalla "Razza Piave" di "andar par paesi a ombre"; questo sarebbe anche il migliore modo per poter cogliere al meglio le peculiarità del territorio, tanto ricco di valori umani che certamente non verrebbero apprezzati usando il mezzo motorizzato.
Da queste parti si usa chiamare "ombra" il bicchiere di vino - un tempo, a Venezia, si usava degustare un bicchiere di vino delle nostre terre al fresco "dell'ombra" dei pergolati.
Come declamò un poeta estemporaneo in una antica osteria
di Conegliano: perchè qui "anche l'ombra è luce" e le
tortuosità della strada si accompagnerebbero alla dolce
ebbrezza del vino e in quello svagato trasognare essa diverrebbe
il più rettilineo dei percorsi.
Altro detto comune del luogo è che: "un bicer di vin raboso
al giorno leva il medico di torno e fa buon sangue". Infatti,
tra la fine dell'800 ed i primi del 900, tanti medici locali
lo consigliavano per la cura della malefica "peagra".
In questa terra la cura della vite è arte, storia, cultura e vita
vissuta. Lungo il percorso, con brevi deviazioni, si trovano
interessanti caratteristiche locande dove è possibile assaporare
i cibi tipici della zona che, a seconda della stagione,
propongono: radicchio di Treviso, asparagi bianchi
di Cimadolmo, radici e fasioi, muset (cotechino) con salse
varie, salumi e soppressa trevigiana, formaggi freschi e stagionati,
saporiti animali da cortile, pesci di fiume ed anche
i pregiatissimi gamberi d'acqua dolce.
Se le vostre gambe vi hanno portato fino a San Polo di Piave,
riposatevi seduti davanti alla sorgente Lia, sorseggiando
un eccellente "Sangue del Piave" ben ghiacciato e ridarete
smalto alle vostre forze per visitare Villa Papadopoli e
il suo parco.
Ogni anno nel mese di febbraio in una
delle "caneve" aderenti alla Confraternita
del Raboso Piave si pu partecipare
alla "Festa del porzel" dove la carne
di maiale e il Raboso Piave sono gli indiscussi
protagonisti della tavola.
La selezione della bottiglia della Confraternita
del Raboso Piave Doc è soggetto
di discussione nel mese di aprile
in quasi tutte le osterie che incontrerete
lungo la "strada del vino rosso", soprattutto
a Tezze di Piave fulcro della produzione
del Raboso; infatti le sue aziende
produttrici nove volte su dieci risultano
vincitrici.
Ed ecco la bella Opitergium (dal veneto
terg: piazza). Oderzo è punto d'arrivo
ufficiale della "strada del vino rosso"
. Un meritato traguardo per visitare reperti
archeologici nel centro cittadino e
bere un "raboso-spriz" all'osteria della
piazza principale.
Questi sono solo pochi suggerimenti
per scoprire la "Signora in Rosso" ... il
resto scopritelo voi.